In Italia i pazienti affetti da demenza sono circa 600.000. Nel corso del tempo, la maggior parte di loro svilupperà disturbi del comportamento o sintomi psichiatrici responsabili del peggioramento della qualità di vita e, spesso, del ricovero in strutture residenziali.
La Demenza Senile e il conseguente deterioramento cognitivo rappresentano condizioni di “malattia” che sempre più spesso si riscontrano nella popolazione più anziana. Ciò è determinato anche dal fatto che le aspettative di vita si sono molto allungate, quindi la probabilità che questo tipo di malattia possa insorgere è aumentata.
Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza (60% dei casi), seguita dalla demenza vascolare (20-25%). Molti pazienti con demenza sviluppano sintomi comportamentali e psichici (neuropsichiatrici), che sono stati definiti“segni e sintomi di percezione, ideazione, umore o comportamento alterato“.
I sintomi includono ansia, depressione, allucinazioni, delirio e disturbi del comportamento, vagabondaggio, comportamenti culturalmente inappropriati, disinibizione sessuale, tendenza all’accaparramento, imprecazioni e urla.
Nelle fasi iniziali, le persone possono sperimentare comportamenti e cambiamenti di umore quali: irritabilità conclamata, ansia e attacchi di panico, sintomi depressivi e di tristezza. Nelle fasi successive, possono verificarsi altri sintomi più accentuati, tra cui: rabbia, agitazione, aggressione verso se stessi e versi l’altro, stress emotivo generale, irrequietezza, riduzione a brandelli di carta o tessuti, allucinazioni(vedere, sentire o percepire cose che non esistono realmente), deliri (ferma convinzione nelle cose che non sono vere), disturbi del sonno che peggiorano con il tempo.
I sintomi psicotici (es. delirio e allucinazioni) compaiono nel 30-50% dei pazienti affetti da demenza.
La “Psicosi” che si riscontra in questi casi è di solito la paura del paziente che qualcuno gli faccia del male (spesso questo discorso è riferito nei confronti dei propri familiari), la convinzione di essere perseguitato (ad esempio dai vicini), l’idea ossessiva che qualcuno lo voglia avvelenare.
La causa principale dei sintomi comportamentali è il progressivo deterioramento delle cellule cerebrali. Tuttavia, i farmaci, le influenze ambientali e alcune condizioni mediche possono causare i sintomi o peggiorarli.
Gli eventi o i cambiamenti in una persona spesso giocano un ruolo nello scatenare i sintomi comportamentali. Il cambiamento può essere stressante per chiunque e può esserlo ancor di più per una persona malata di demenza poiché può aumentare la paura e la fatica di contrastare la confusione.
La comunicazione di una diagnosi di demenza provoca sempre profondi disagi nella vita familiare poiché si tratta di una diagnosi dolorosa da accettare, che implica una progressiva riorganizzazione delle dinamiche. È su queste premesse che le neuroscienze stanno volgendo particolare attenzione a questo disturbo con l’obiettivo di formulare diagnosi sempre più precoci e delineare piani di intervento che tengano conto dei molteplici livelli che il disturbo coinvolge ovvero personale, professionale, relazionale di coppia, familiare, psicologico e sociale.
Bibliografia e sitografia
- The Alzheimer’s Association
- http://www.fda.gov
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- McKeith I. Dementia with Lewy bodies. In: Agronin ME, Maletta GJ (Eds). Principles and Practice of Geriatric Psychiatry. Philadelphia: Lippincott Williams and Wilkins, 2006.
Link scaricabili
I sintomi comportamentali e psicologici della demenza ASL di Milano: http://www.epicentro.iss.it/igea/raccolta/Allegati/lombardia/Sint_Comportam_Psicologici_Demenza.pdf
Manuale per la famiglia delle persone affette da demenza Servizio sanitario Nazionale: http://www.ctr.it/back_end/files_news/1612.pdf